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Struttura didattica e programma

II CORSO DI BASE (dal 4 maggio al 12 ottobre 2009)


II Secondo Corso di Base per l’Addestramento al Governo della Sicurezza Stradale ha avuto una durata di 96 ore, ripartite in 13 giornate di 7 ore ciascuna. 


Le lezioni si sono svolte il lunedì dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 17.30.


Il corso si è articolato in quattro sezioni: 


I)    Il sistema delle conoscenze
–    Presentazione del corso: la cultura tecnica della sicurezza stradale, il sistema delle competenze e delle responsabilità, impegni e tutele.
–    Il quadro europeo e nazionale, la 4A Relazione al Parlamento sullo Stato della Sicurezza Stradale, il Libro Bianco sulle politiche di sicurezza stradale in Italia, il rapporto di medio periodo della DG TREN.
–    Gli osservatori regionali e provinciali della sicurezza stradale: aspetti tecnici, organizzativi ed economici. Le analisi di rischio e gli strumenti per le verifiche di efficacia degli interventi posti in essere. 


II)    La rete stradale
–    Le tipologie di reti stradali, dalla classificazione funzionale alle nuove prospettive in corso di elaborazione presso gli organi competenti. Le singole strade e le tratte a rischio.
–    La direttiva europea sulla gestione della sicurezza stradale (road safety impact, road safety audit, road safety inspecting).
–    Monitoraggio della rete e manutenzione programmata.


III)    La regolamentazione del traffico e l’azione di informazione e sensibilizzazione
–    La regolamentazione del traffico e la sua comunicazione (il sistema delle norme, le responsabilità dei gestori della rete, limiti e potenzialità delle nuove tecnologie, la segnaletica).
–    La moderazione del traffico (intersezioni, rotatorie, isole ambientali e zone a 30 km/h, interventi di moderazione in ambienti critici). Gli utenti deboli e a rischio (le due ruote a motore, pedoni e ciclisti, regole e infrastruture per gli utenti deboli).
–    La formazione alla mobilità sicura e sostenibile per la popolazione in età scolare (i caratteri chiave dell’educazione alla sicurezza stradale secondo le più recenti esperienze europee, il coinvolgimento dei genitori e della comunità locale, la domanda potenziale e il dimensionamento dell’offerta formativa, i percorsi casa scuola come strumento di formazione di un cultura diffusa della sicurezza stradale).


IV)    Il governo della sicurezza stradale
–    Il livello europeo, nazionale e regionale (dal Terzo Programmma di Azione comunitario al Piano Nazionale della Sicurezza Stradale ed alla Pianificazione regionale).
–    Gli strumenti di pianificazione e programmazione della sicurezza stradale provinciali e comunali (prifili tecnici e organizzativi, il ruolo della concertazione interistituzionale e del partenariato pubblico-privato).
–    La gestione/ottimizzazione del Piano (le analisi di fattibilità, il governo dei processi attuativi e gli strumenti di monitoraggio e verifica).
–    Comunicare la sicurezza stradale: i migliori spot europei di sicurezza stradale raccolti dalla Presidenza dell’Unione europea. Conclusioni.

L’attività di formazione sarà guidata da esperti nazionali e comprende lo svolgimento di alcune tavole rotonde con la partecipazione di esperti europei.


CORSI SPECIALISTICI


I Corsi Specialistici tendono a trasferire conoscenze tecniche finalizzate a consentire un efficace controllo tecnico e amministrativo degli interventi di miglioramento della sicurezza stradale, con un taglio molto operativo.


Il Primo Corso Specialistico, riservato ai partecipanti al primo Corso di Base per l’addestramento al Governo della Sicurezza Stradale, tenutosi nel 2008, ha affrontato i seguenti argomenti: 

  1. Individuazione delle tratte stradali a rischio.

  2. Dati utilizzabili, fonti, indicatori, valutazioni.

  3. Utilizzazione dei risultati nella programmazione degli interventi di manutenzione e miglioramento della sicurezza stradale.  

  4. Monitoraggio degli interventi e dei risultati.

Programma del Primo Corso Specialistico: "La Gestione del Rischio Infrastrutturale"


Il Secondo Corso Specialistico è aperto ai tecnici e agli altri soggetti appartenenti agli Enti Locali del Piemonte con competenze dirette e indirette in materia di sicurezza stradale, la cui azione condiziona, in modo più o meno diretto, lo stato e l’evoluzione della sicurezza stradale.

Il Secondo Corso Specialistico, sul tema “Le Rotatorie di Seconda Generazione”,  esamina i passaggi chiave del processo di analisi, programmazione, progettazione, attuazione e verifica applicato in modo specifico al trattamento delle intersezioni di una rete stradale (urbana o extraurbana) in relazione alla normativa vigente, tenendo anche conto degli indirizzi della direttiva 2008/96/CE sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali e presentando le scelte programmatorie e progettuali di maggior interesse realizzate in Italia e in altri Paesi dell’Unione europea. 

L’obiettivo finale è quello di:

  1. rendere disponibili gli strumenti operativi fondamentali per un efficace trattamento delle intersezioni, che concili le esigenze di funzionalità e di sicurezza stradale delle diverse componenti della mobilità; 

  2. favorire una convergenza verso valutazioni, tecniche e modalità operative condivise, la cui efficacia sia stata accuratamente valutata;

  3. innescare un sistematico scambio di esperienze
Programma del Secondo Corso Specialistico: "Le Rotatorie di Seconda Generazione"


Il Terzo Corso Specialistico è aperto ai tecnici e agli altri soggetti appartenenti agli Enti Locali del Piemonte con competenze dirette e indirette in materia di sicurezza stradale, la cui azione condiziona, in modo più o meno diretto, lo stato e l’evoluzione della sicurezza stradale.

Il Terzo Corso Specialistico, sul tema “Le Zone Ambientali (Zone a 30 km/h)”,  esamina i fattori fondamentali del processo di riorganizzazione della disciplina generale del traffico in funzione di una maggiore attenzione alle esigenze della mobilità non motorizzata (pedoni e ciclisti) e degli utenti deboli. In questa logica le zone a 30 Km/h vengono viste come uno strumento a supporto di una strategia generale della mobilità che punta a combinare nel modo complessivamente più efficace cinque ordini di obiettivi:

  1. migliorare la funzionalità generale della mobilità urbana (tempi e costi degli spostamenti e condizioni di accessibilità);

  2. miglioramento della sicurezza stradale per tutte le componenti di mobilità e, in particolare, per pedoni e ciclisti;

  3. riduzione dell’impatto ambientale del traffico;

  4. valorizzazione della qualità urbana e architettonica;

  5. valorizzazione delle attività/funzioni economiche, sociali e di pubblica utilità.
Programma del Terzo Corso Specialistico: "Le Isole Ambientali (Zone a 30 km/h)"